Nel 1990, grazie all'impegno istituzionale della Regione Marche, nacque la Comunità
di Lavoro dell’Adriatico Centrale e Meridionale. Con l'inizio del conflitto nella ex
Jugoslavia, questa iniziativa si trasformò rapidamente in un punto di riferimento
nazionale per la raccolta e l'invio di aiuti umanitari nella regione adriatica.
Successivamente, alla fine del conflitto, la Comunità di Lavoro, si concentrò su una
politica di "riabilitazione" economica e sociale, finalizzata alla ricostruzione del tessuto produttivo e sociale. I risultati ottenuti tracciarono una vera e propria "Via Adriatica alla ricostruzione", stimolando le istituzioni delle due sponde adriatiche e quelle europee a strutturare un supporto più solido a queste dinamiche emergenti.
Nel 2000, la Conferenza Internazionale per lo Sviluppo e la Sicurezza dell’Adriatico e dello Ionio segnò un momento fondamentale, dando il via all’Iniziativa Adriatico-
Ionica.
Il 19 maggio 2000, ad Ancona, i Ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-
Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia, Montenegro e Serbia firmarono la Prima Dichiarazione di Ancona, che avviò ufficialmente l’Iniziativa Adriatico - Ionica. L’obiettivo era ricostituire e rafforzare i legami tra le popolazioni dell’area, promuovendo scambi di esperienze e una maggiore comprensione reciproca.
Nel 2025 si celebra il 25° anniversario della sottoscrizione della Carta di Ancona,
che ha dato il via all'Iniziativa Adriatico-Ionica e, successivamente, alla Strategia
Europea per la Macroregione Adriatico-Ionica (EUSAIR), lanciata nel novembre 2014.
Ancona tornò così a rivestire la sua storica vocazione di "Porta d’Oriente", grazie
all’impegno non solo delle istituzioni, ma anche dell’intera comunità marchigiana, che ha dimostrato grande sensibilità e disponibilità alla cooperazione e allo sviluppo
dell'area adriatica. Questo momento ha consolidato i legami tra i Paesi delle due sponde e riconosciuto alla Regione Marche un ruolo strategico.
Da questa base si vuole ripartire: non solo per celebrare il passato, ma soprattutto per
guardare al futuro, rilanciando l'importanza di iniziative regionali come l’Iniziativa
Adriatico-Ionica, che poi ha dato vita alla Strategia EUSAIR anche nell’ottica di
sostenere il processo di allargamento dell'Unione Europea, creando solide opportunità
per il futuro della regione adriatica.
In giugno si terrà ad Ancona l'evento celebrativo, con la partecipazione di Autorità
Europee, Italiane e Regionali.
Borghi d'Europa e il progetto L'Europa delle scienze e della cultura
L' Associazione Culturale Borghi d'Europa ha promosso il progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), per realizzare un percorso informativo sui temi della sostenibilità.
I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.
Le Regioni italiane : Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Con Ufficio Stampa: a Milano.
Il progetto si è sviluppato negli ultimi cinque anni, finalizzando i propri interventi all'obiettivo di 'informare chi informa' e permettere, così, una valorizzazione e una conoscenza delle iniziative delle Istituzioni Europee.